Auguri mamma

Sono quasi le quattro e trenta di un giorno di fine anno scolastico; fuori fa caldo, ma l’afa è smorzata da un’arietta leggera e fresca. Dentro la scuola le finestre sono tutte spalancate per far entrare un po’ di quel venticello; ci sono due bambini uno, più piccolo, in prima elementare e una più grande in quinta elementare, che stanno silenziosamente ascoltando le maestre. Appena suona la campanella che segnala la fine delle lezioni, si preparano lo zaino e si mettono in fila per uscire; le loro aule sono l’una affianco all’altra e combinazione quel giorno vengono fuori dalla scuola contemporaneamente.

Ad aspettarli fuori c’è una mamma dai capelli bruni con una frangetta, che sta imprecando contro il burrocacao che si è messa a cui si appiccicano i capelli spostati dal vento, e anche contro le altre mamme, troppo ansiose, che si appostano ogni giorno davanti alla scuola per riuscire a prendere i propri figli.

Appena vede i suoi figli che stanno uscendo, si butta nella folla e, anche se con un po’ di fatica, riesce a farsi vedere; entrambi indicano la madre alla maestra e poi si fiondano da lei. Subito cominciano a raccontarle della loro giornata e lei li ascolta pazientemente, mentre si carica le loro cartelle sulla spalle.

Si fermano brevemente a chiacchierare con dei loro amici e poi si dirigono verso casa; il Sole è ancora alto, ma il venticello ha smesso di soffiare, quindi il caldo si fa sentire molto di più rispetto a poco prima. I due bambini si mettono una a destra e l’altro a sinistra della mamma e le raccontano di quella bella esperienza fatta quel giorno a scuola, in cui li ha portati in palestra per vedere uno spettacolo di burattini. Lei li ascolta e per loro non conta altro; sanno che le loro parole non si perderanno nel vento, ma saranno importanti come ogni singola goccia d’acqua nell’oceano è indispensabile per formare quest’ultimo.

Sai, mamma, quei momenti per noi non sono mai finiti; noi ogni giorno sentiamo la tua mano che prende la nostra e ci conduce per le vie che stiamo percorrendo. Ogni giorno, parlando con te, sappiamo che tu ci ascolterai anche se diremo le menate più assurde. Ogni giorno con te saremo in una calda giornata di fine anno.

Sappiamo che per te 50 anni significano molto, perché a quella stessa età qualcuno che noi non abbiamo conosciuto ha smesso ti accompagnarti nella quotidianità; il nostro più sincero augurio è che tu possa vivere ancora molti anni felici e che tu possa trascorrere questo giorno così speciale nel migliore dei modi.

Semplicemente, mamma, vogliamo lasciarti con questa citazione:

La comprensione di una madre è come un cerotto di emozioni per un io ferito.”
(Haim G. Ginot)

AUGURI

Davide&Katia

ANGOLO SCRITTRICE:

Oggi è il compleanno di mia mamma e ho pensato di dedicarle queste righe insieme a mio fratello; ho voluto scriverle parlando di un ricordo probabilmente accaduto, ma di cui nessuno ha memoria, per il semplice fatto che fa parte della quotidianità ed è su questo che si basano i rapporti. Grazie per averlo letto e buona serata.

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