• Previsioni meteo 1

Non dispiacerti
se dico che nella mia vita piove.
C’è il vento, fa freddo,
il sole è nascosto.
Eppure,
in queste previsioni meteo,
in cui il bello e il cattivo tempo
congiungono l’autunno di novembre
alla primavera di aprile,
continuano a
piovere petali di ippocastani
su umide lamiere di asfalto.
Forse questa è la stagione giusta
per scoprire
se i fiori si intrecciano meglio
nei capelli bagnati
e se il cielo grigio riesce ad incantare
quanto un’ostrica adriatica.

Maggio 2022

  • Previsioni meteo 2

Piovono petali di ippocastani,
questa volta senza nuvole
senza gocce né lacrime.
Piovono con la stessa grazia
di sempre,
eppure sembrano più leggeri;
non capisco
chi gli abbia tolto tanto peso.
Piovono petali per terra,
come le principesse scendono gli scaloni.

Aprile 2023

  • Piove

Un toc toc sempre più intenso
cade sul mio ombrello.

Sento bussare ovunque
attorno a me:
il mondo è in procinto
di aprire una porta
che sa di bagnato e di colori più scuri.
A compiersi è un sortilegio che picchietta
“Apriti sesamo”
in codice Morse.

Giugno 2022

  • Insufficiente

C’è così tanta poesia
che non riesco esprimere.
La sento passarmi vicina
e sfuggirmi via
in un soffio di vento gentile.
La vedo impressa
nel tronco d’avorio,
che si staglia
su una collina scura alla mia sinistra.
La percepisco
nella mamma stanca che,
nonostante tutto,
gioca con le figlie
in un parchetto di provincia.

Quante mie risate a squarciagola
custodiscono queste
erbacce sinuose.

C’è così tanta poesia
che non riesco ad esprimere.
È un crimine voler imprigionare
questa canzone
su un foglio virtuale
o è una necessità cercare
il suo spartito nella speranza,
un giorno,
di poterla risuonare?

Maggio 2022

  • Mazziere

Che ladro il tempo
che ruba il colore
all’assolo di un merlo
e l’odore
al sapore di una stagione.
Nonostante ciò,
ho come la sensazione che
in realtà i suoi
siano tutti scambi,
non rapine:
se ascolti bene,
è un passaparola.
Ora i grilli si amano finemente
frinendo tra l’erba,
mentre i merli silenziosamente
si accoccolano tra i rami.

Maggio 2022

  • Senza pettine

Se solo poteste accogliermi
come una di voi,
nuvole spettinate del cielo
che vi annodate
senza permesso
e senza perché.

Maggio 2022

  • Cosa vuoi essere da grande?

Cosa vuoi essere da grande?
Una pennellata di Dio
Che cambia colore nel cielo:
Le scie gialle
Lasciate dagli aerei
Sui cieli di maggio
Che hanno già un sapore estivo.

Maggio 2022

  • Nascondino

Oggi camminavo per viale San Maurizio
e mi sono dispiaciuta
per i passanti che non riuscivano
a sentire la risata
di quel sole arancione,
che non si rendeva conto di
poter essere sentito,
come un bimbo sordo
che gioca a nascondino
e sghignazza contento
per quanto bene si è nascosto.
L’ho sorpreso,
mentre faceva capolino tra gli alberi
dei Giardini Reali.

Il colore che aveva
di solito non mi piace:
non era di quegli arancioni arroganti
al cui fascino non si può sfuggire;
piuttosto, era tenue,
ma non timido;
innocente,
ma non ingenuo.
Non ho avuto cuore
di fargli notare di esser stato scoperto:
mi sembrava un torto inutile,
un “ha ragione l’adulto”
che non avrebbe portato a nulla.
Mi piace pensare
che sia tramontato,
appagato della sua riuscita;
un po’ quello che vorrei io
la sera,
quando tramonto,
bambina,
nei miei sogni.

marzo 2023

  • Leo

Ride l’aria sonnecchiante di rondini,
Pomeriggio di pennichella
accompagnato da coccole canine.

Luglio 2023

  • Langhe 1

Davanti a me
tutto è sinuoso velluto,
sulla toppe di Arlecchino:
corro sui tuoi vestiti verdi
come corre una bambina che scopre
cosa sia l’amore per la prima volta.

Febbraio 2024

  • Canarini 1

Ho varcato le soglie del mio pensiero
e ci ho trovato innumerevoli gabbie
Piene di strida acute:
urlavano
strozzate
pugnalandomi le orecchie
e il cuore.
Becchi di canarini aperti
Mi accusavano,
Additandomi con i loro ululii.
Piena la mia testa,
faccio fatica a sentire al di fuori
ciò che mi viene detto:
È troppo rumoroso per distinguere
Le parole dolci di chi
per non unirsi al frastuono
Abbassa la sua voce.
E poi però,
Sono uscita da quella soglia
E il loro grido era più debole.
E poi però mi solo allontanata
Da quelle gabbie
E ho riscoperto un mondo silenzioso,
In cui poter guidare.
E poi, alla fine, il mio stomaco ha smesso
Di contorcersi,
La mia mandibola ha cessato di cercare la mascella
E le mie gambe non hanno più tastato
La solidità della terra.

Marzo 2024

  • Canarini 2

Ho aperto le vostre gabbie
Una ad una;
Vi ho accarezzato la testa
Mentre voi mansueti,
Per la prima volta,
Mi avete voluto bene.
Ho lasciato che andaste via,
Volando leggeri,
Senza la paura di rimanere con le gabbie vuote:
Perché infine ho capito
Che se le gabbie sono vuote
Non significa che non hai più niente:
Significa che hai più spazio.

Marzo 2024

  • Orto

Non ti pare che queste piante
Perpetuino l’infinito in cui Leopardi
sì era rifugiato?
C’è un sussurro,
un fiato,
che le percorre.
Condividono con noi
ciò che Leopardi per primo aveva afferrato.
Davvero
sono una pellegrina
in chiesa,
intenta a compiere una preghiera
Che non può rifiutarsi di recitare.
Snocciolo versi
come rosari.

Settembre 2023

  • Siena

Mi ritrovo a leggere
Il colle dell’infinito
In ogni albero senese
Che ondeggia sereno
All’aria di un pomeriggio di sole

Maggio 2024

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